Consumare in modo eccessivo lo zucchero dev’essere evitato non solo da chi è affetto da patologie quali il diabete, le dislipidemie, l’obesità ma, in generale, da tutti noi.
Lo zucchero provoca infatti delle infiammazioni nel nostro corpo come eczemi, prurito, acne, coliti non sempre sono associabili a un consumo eccessivo (anche dosi in apparenza minori possono causare infiammazione); e ancora dolori osteo-articolari o muscolari come fascite, artriti e tante altre reazioni.
Ognuno di noi ha una soglia “di sopportazione” oltre la quale scaturiscono stati infiammatori e in molti casi malattie vere e proprie.
Conoscere e percepire tale limite, del resto molto variabile, non è sempre facile; la presenza (sul corpo) di specifiche patologie dipende anche da altri fattori come stress fisici o mentali, sport, lavori faticosi tanto per dirne alcuni.
Quando si è alla ricerca della corretta valutazione di tale soglia bisognerà quindi calcolare persino lo zucchero “nascosto“, ossia quello che soltanto gli occhi di un professionista della nutrizione riescono a carpire e quantificare.
Ad esempio che cosa nasconde, in termine di zuccheri, una pizza, un alimento conservato o un sugo?
In cucina, lo zucchero (del resto chiamato in molti modi) è infatti un conservante e un equilibratore di sapore e consistenze; un esperto lo sa e calibra diete e piani alimentari tenendo in considerazione questa dimensione “meno visibile”.
Infine se proprio non si riesce a fare a meno del sapore dolce, meglio evitare lo zucchero e scegliere il miele, ma anche questo va consumato con parsimonia.
Un consumo eccessivo di zucchero può provocare effetti simili a quelli causati dalle sostanze stupefacenti: ad esempio può indurre effetti psicoattivi come abuso, desideri impulsivi etc. Più si assume questo cibo, più aumenta il desiderio di consumarne ancora e ancora. Basti pensare che poche ore dopo aver mangiato “zucchero”, si avverte un’impennata energetica accompagnata però dal desiderio di avere ancora zucchero.