Un piano alimentare equilibrato dedicato a un soggetto sano prevede anche il consumo delle castagne.
Si tratta di un frutto tipico autunnale che concedo una sola volta a settimana anche ai soggetti che presentano qualche patologia.
Assolutamente vietate a chi soffre di diabete di tipo 1, specie se in fase di regolazione delle unità di insulina, in caso di colite, di iperuricemia e agli allergici.
Sebbene la giusta quantità dipenda dal soggetto che andrà a consumarle, il mio consiglio da nutrizionista esperto è non meno di 4 e non più di 10, considerando che 7 castagne della varietà marrone pesano circa 100 g.
Il loro profilo nutrizionale è principalmente costituito da amido, da modeste quantità proteiche e pochissimi grassi; è un frutto molto energetico e va consumato con moderazione, specie per chi conduce una vita sedentaria.
Buono il contenuto di fibre, le castagne sono anche ricche, in prevalenza, di potassio, fosforo e calcio.
Buone le quantità di vitamina C che ahimè diminuisce durante la cottura; a seguire discreto contenuto delle vitamine del complesso B.
Tra le tante tecniche di cottura e pulitura, provate le “Castagne al forno”.
Dopo averne intaccato la buccia con un coltellino, ponetele dentro un’ampia ciotola piena d’acqua e tenetele ammollo per circa due ore. Poi sgocciolate le castagne e asciugatele con un panno. Trasferitele in una teglia e infornate in forno statico – no ventilato – per circa mezz’ora a 180°C.
A fine cottura cospargetele di sale, copritele con un panno e consumatele dopo una decina di minuti.
Naturalmente i tempi di cottura possono variare a seconda della grandezza delle castagne.