Gli italiani, spesso per necessità, curiosità o semplicemente per cambiare, negli ultimi anni hanno scelto di acquistare diversi tipi di pasta alternativa. I supermercati non forniti si sono attrezzati velocemente (e viceversa il consumatore è stato “spinto” verso le tante novità presenti sugli scaffali). Così ho visto moltiplicarsi paste di cereali diversi dal grano, spesso senza glutine o fatte di “pseudo” cereali, persino di legumi. E ancora quelle di grano duro ma addizionate di minerali, vitamine: la pasta cosiddetta “superfood”.
Mi preme sottolineare, nell’interesse di noi consumatori, che tutte queste miscele non sono garantite dalla “Legge di purezza della pasta”: le ricette in questione sono soltanto l’espressione di chi le produce. Che cosa riporta la confezione? L’ingrediente che le rende speciali, quello caratterizzante; vi faccio alcuni esempi relativi alla denominazione di vendita, giusto per fare chiarezza: troveremo la pasta di semola di grano duro agli spinaci oppure la pasta di semola di grano duro al nero di seppia e così via…
Mi ricordo ancora quando per i bimbi si comprava la pastina arricchita di glutine (una pasta super proteica). La tendenza non è cambiata. Ancor oggi cerchiamo una pasta “più ricca di qualcosa” con farine speciali, ceci, semi di lino, curcuma e persino con alga spirulina; di pasta però questi prodotti non hanno proprio nulla se non la condivisione dello stesso reparto nei supermarket.
Consumare queste paste “di fantasia” al posto della buona, nutritiva e garantita pasta secca italiana è sbagliato, se non addirittura pericoloso specie per chi soffre di patologie e malesseri legati alla digestione o presenta più o meno gravi intolleranze e allergie. Lo sostengo da professionista dell’alimentazione, da esperto nutrizionale e da consumatore pignolo.
Scegliere le alternative alla nostra pasta secca o fresca causa a volte malnutrizione e/o difficoltà di accrescimento e assorbimento nutritivo.
Curiosa è poi la pasta a cottura rapida. Creata per la ristorazione e per il mercato straniero, è arrivata anche sulla tavola del consumatore (italiano) con un messaggio chiaro: andare incontro ai ritmi moderni regalando numerosi vantaggi quali la velocità di cottura, la drastica riduzione di energie impiegate (gas, corrente, acqua, etc.), l’elevata digeribilità (per la ridotta permanenza dell’amido in acqua che ha meno tempo per gelificare), l’alta resa in cottura a parità di peso secco e la persistenza del profumo e del sapore del grano.
L’intuizione, così riporta il sito della casa produttrice Rustichella d’Abruzzo, è stata quella di sfruttare l’effetto memoria della struttura retinica del glutine che ha anche la funzione di trattenere le grandi molecole di amido, accoppiata a una forma cava e sottilissima a forma di C. E così sono arrivati gli spaghetti “90 secondi Rapida”.
La Granoro si distingue invece con la “Dedicato”, una pasta che cuoce in soli 2 minuti sempre con una trafila che determina spaghetti dalla forma innovativa a tre assi.
Per queste paste a cottura rapida, il mio consiglio è cuocerle con la tecnica della pasta risottata che presento spesso nei Piani Alimentari che personalizzo per i miei pazienti. In pratica è un sistema che permette alla pasta di assorbire il condimento mentre cuoce abbassando i tempi di preparazione ed esaltando il gusto dell’intingolo. Comunque, senza andare alla ricerca di idee lontane, si può anche utilizzare lo storico formato capelli d’angelo o capellini che cuoce in media massimo 3 minuti.
Ed ecco la mia ricetta di Pasta Risottata agli ortaggi per voi.
In un tegame basso versare dell’olio e aggiungere cipolla, pomodoro, zucca, fagiolini tagliati finemente (meglio se tagliate tutto della stessa grandezza); aggiungere il sale e unire la pasta. Fare rosolare a fuoco medio per 5 minuti rigirando spesso in modo da amalgamare i sapori; far assorbire gli umori degli ortaggi alla pasta; appena asciutta, aggiungere 1 bicchiere d’acqua calda e terminare la cottura (della pasta). Se utilizzate pasta a cottura rapida, aggiungete solo un paio di cucchiai di acqua.
Come già sapete mi piace provare di persona i prodotti di cui parlo (naturalmente quelli che mi incuriosiscono e che reputo di qualità) e così ho preparato la pasta risottata con gli Spaghetti “90 secondi Rapida” ed è proprio come afferma la casa produttrice: buona e cuoce nei tempi dichiarati. Complimenti!