Perché è importante a ogni età l’attività di trekking

Questa è un’attività sportiva che amo e che faccio da più di 30 anni! Ho camminato in lungo e in largo e continuo a farlo: nella mia isola d’origine, in Italia, in Europa; persino nel deserto australiano Kata Tjuṯa, noto come Monti Olgas.

Il trekking è uno sport a dimensione dell’uomo, di puro relax. Mentre cammini, entri a contatto con i ritmi e i suoni della natura, senza alterarli. Riesci così a scorgere la vita, a stupirti di fronte all’orizzonte, a uno sterrato in salita, ai colori che il tuo sguardo riesce ad abbracciare. Magari, se sei curioso e “abituato”, individui i sentieri battuti dalla volpe e li segui. Oppure macini chilometri a passo lento, fermandoti ogni tanto per osservare un particolare o riprendere fiato.

Insomma vi sto parlando di uno sport completo che ha, ovviamente, alcune semplici regole da seguire: servono scarponi adatti; bacchette, bastone e l’immancabile zaino con vettovagliamento al seguito, integrato da qualche sporadica mora selvatica.

Certo, bisogna portarsi il pranzo a sacco e tanta tanta acqua, stando ben attenti, se l’avete terminata, alla salubrità della fonte da cui state nuovamente riempiendo le vostre borracce.

Se durante il cammino decidete poi di raccogliere borragine, asparagi, cardi, biete, cicoria e così via siate certi, prima di consumare queste verdure spontanee, di lavarle per bene e abbondantemente. Io vi consiglio anche di cuocerle. Se poi andate per funghi, ancora più attenzione e munitevi di patentino! Infine perché no? Dilettatevi nella raccolta di aromi quali origano, rosmarino, menta, capperi, sambuco.

Quando l’escursione che ho in mente dura più di 4 ore, allora il mio pranzo a sacco preferito è la panzanella. La Panzanella siciliana prevede pane raffermo a pezzetti (lo preferisco “caliato”, cioè asciugato nel forno), pomodori, cipolle, capperi, cetrioli, peperoncino, basilico, olio extra vergine di oliva, aceto, e, per compensare la parte proteica, io aggiungo filetti di acciughe o tonno in scatola o formaggio (tuma, ricotta salata). La versione che preferisco è tuttavia senza formaggio. Vi assicuro che ne viene fuori un piatto davvero speciale: gustoso e pieno di brio, altro che panino!

Metto gli ingredienti in un sacchetto resistente monouso, e un cucchiaio monouso a parte. Ricordatevi di lasciare ben puliti i luoghi in cui vi siete fermati, portando via i vostri rifiuti e, nel caso, anche quelli degli altri. Infine sempre con voi una o due mele e qualche mandorla.

Nelle mie escursioni, quando ho potuto, ho sempre portato anche i miei figli adeguando il passo e la lunghezza del cammino ai loro piccoli piedi. Come me, sono grandi camminatori, molto curiosi, e credo che sia un bel modo di crescere insieme e costruire bei ricordi.

Comunque, in generale, occorre non trascurare mai l’attività fisica (meglio se fatta all’aperto) e naturalmente seguire la nostra dieta mediterranea, perfetta e indispensabile per mantenerci in salute, specialmente durante la terza età,

L’esercizio regolare aiuta a ritardare l’insorgere della demenza fino al 40%. E comunque tutte le attività vanno bene e sono utili: anche curare l’orto e/o il giardino, passeggiare in luoghi ricchi di verde, appunto fare trekking da soli o in compagnia perché sono azioni che aiutano a mantenere attiva anche la salute cognitiva (memoria, linguaggio, orientamento, attenzione).

 

Adesso passiamo alla ricetta della panzanella siciliana riassunta per voi

Panzanella: 3 pomodori maturi + capperi + cetriolo + 1 cucchiaio olio EVO + origano, peperoncino + sale marino integrale + 80 g pane secco o “caliato” + 2 filetti di acciuga + 1 scatoletta (80-100 g) di tonno sott’olio sgocciolato oppure, a scelta, 80 g di Tuma o 100 g di mozzarella spremuta.

Procedimento: Tagliare i Pomodori e spremerli leggermente, condirli con gli ingredienti suddetti. Porre il tutto in un sacchetto o in una ciotola monouso, adagiare il pane spezzettato sui pomodori senza rigirare. Chiudere la confezione. Scuotere la ciotola solo prima di consumarla. In questo modo eviteremo che il pane rammollisca. Ricordarsi un cucchiaio monouso e qualche mela.

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